Il silenzio è vivo

Questa riflessione parte dal mutismo selettivo e dal suo silenzio, una condizione quella del silenzio a cui siamo ormai tutti così poco abituati che, quando i rumori o le voci intorno a noi si interrompono,  proviamo un senso di disagio o addirittura angoscia.
Il silenzio assoluto in ogni caso non esiste, silenzio non è uguale a vuoto, mancanza, in particolar modo nel “silenzio dalla parola” molte cose si muovono e possono manifestarsi attraverso gli altri canali di comunicazione. Quello del mutismo selettivo ad esempio è un silenzio che racconta, è un desiderio di altro in attesa.
In arteterapia il verbale rimane spesso sullo sfondo e può anche non essere presente, chi lavora con l’arteterapia sa bene che solo fermandosi in quel silenzio è possibile un altro tipo di ascolto che, quando la parola manca, per scelta o per impossibilità, in quel vuoto apparente sono racchiusi ed emergono emozioni e sensazioni. E’ un silenzio assolutamente vivo, in cui accade qualcosa che spesso il pensiero ancora non sa o che le parole non riescono a raccontare.

All’interno del processo creativo il silenzio è humus fertile in cui fermarsi e stare, un tempo in cui muoversi e cercare, per trovare la forma e i colori giusti per “dire” quello che si ha dentro.  Il silenzio in realtà parla e racconta, al suo interno dimora una forza, una tensione che, quando trova accoglienza, accettazione, ascolto, si trasforma e diventa azione, un gesto capace di condurre all’espressione di sé, alla comunicazione, alla relazione…difficile da spiegare, ma se lo si sperimenta lo si comprende!
L’arteterapia può essere denque un valido intervento di sostegno e aiuto in particolar modo quando, per problemi fisici o per altre cause, non sia possibile utilizzare il canale verbale, è particolarmente indicata per i bambini che da sempre utilizzano la creatività e il gioco come mezzo di conoscenza, espressione di sé e comunicazione.

Dott.ssa Donatella Barbuio, Psicologa e Arteterapeuta

 

Chiama ora!