Sempre più spesso si sente parlare di arteterapia ma; cos’è l’arteterapia?
Proverò a rispondere a questa domanda con la speranza di riuscire, oltre che ad informare ad incuriosire, anche ad avvicinare qualcun altro a questo potente strumento di intervento.
Cos’è l’arteterapia?
L’arteterapia è una forma di terapia di tipo espressivo e non verbale, l’attenzione viene posta su di un “fare” che si attiva a partire dalle sensazioni e dalle suggestioni che il materiale artistico, ma anche oggetti e materiali naturali o di recupero, messi a disposizione dell’utente in atelier, muovono dentro di lui. Tutti abbiamo avuto modo di sperimentare quanto il “fare” arte o anche solo il fruirne ci coinvolga, tutti abbiamo provato come visitando una mostra o ascoltando della musica etc., il nostro stato d’animo cambi e si modifichi e di come questo spesso avvenga in direzione positiva.
L’arteterapia nasce agli inizi del ‘900 in ambito medico e psichiatrico, proprio in seguito alla semplice osservazione di quanto un’attività di tipo artistico espressivo, facesse stare e funzionare meglio le persone ricoverate all’interno di contesti di riabilitazione e di cura. Oggi l’arteterapia è riconosciuta e praticata in ogni continente, il tempo trascorso dai suoi inizi ne ha definito caratteristiche e peculiarità, conferendole un aspetto complesso e sfaccettato che la colloca in una zona di confine tra il mondo dell’arte e quello della scienza, al suo interno infatti questi due mondi apparentemente così lontani confluiscono e si integrano armoniosamente tra loro.
Perchè un’attività artistica si possa identificare come arteterapia tutto il processo creativo deve avvenire all’interno di uno spazio, un “setting” ben definito e protetto e in presenza di un terapeuta. L’oggetto artistico nasce in una atmosfera relazionale di fiducia reciproca, non giudicante, priva di richieste e valutazioni. Uno spazio che si caratterizza per la presenza quindi, oltre che del paziente e del terapeuta di un soggetto terzo, l’opera, spesso utilizzata come elemento “ponte” capace di promuovere una relazione altrimenti impossibile. In atelier desideri, traumi, inquietudini, difficoltà che altrimenti rimarrebbero sopite e non elaborate, dannose per il corpo e per la mente diventano visibili, “parlano” e “raccontano”, le immagini e le forme rendono accessibile e condivisibile il mondo che la persona racchiude dentro di sé anche quando le parole mancano, per motivi fisici, psichici o per altre cause. L’arteterapia consente alla persona non solo di esternare e comunicare ma anche di sperimentare un altro punto di vista, più neutro e oggettivo, che l’aiuta a riconoscere, accettare, elaborare, trasformare o anche rifiutare quanto vede davanti a sé. L’arteterapia è capace di integrare tra loro corpo, emozioni e mente, restituisce alla persona che la sperimenta identità e consapevolezza, è un aiuto utile per vivere nel miglior modo possibile sia se stessi che gli altri.
L’atelier di arteterapia
In un atelier di arteterapia non ci sono canoni artistici da rispettare, non interessa il risultato estetico, la qualità o la quantità del lavoro, bensì la verità delle emozioni in esso contenute. All’interno dell’atelier si vive l’aspetto ludico dell’esperienza creativa, l’assenza di giudizio e di valutazione, si promuove una relazione empatica e fiduciosa in cui ogni opera è accettata, custodita con cura, considerata come la migliore espressione possibile per quella persona in quel momento. Un atelier di arteterapia non è quindi un normale atelier artistico (in cui è il prodotto finale ad avere importanza) nè un luogo di animazione creativa (dove viene proposta un’attività uguale per tutti) e nemmeno un corso di disegno e pittura (con sole finalità didattiche). L’atelier di arteterapia è un campo d’esperienza e di crescita, uno spazio ricco e vitale dove è possibile esprimere se stessi e la propria unicità, un luogo dove migliorare conoscenza e consapevolezza di sé e ampliare il proprio spazio intersoggettivo (la capacità di entrare e stare in relazione con gli altri).
L’arteterapeuta
L’arteterapeuta compie un lavoro di ascolto globale, del non verbale espresso attraverso il corpo, i ritmi, le pause i commenti della persona mentre lavora, le sensazioni fisiche ed emotive che gli arrivano sia durante il processo di realizzazione dell’opera che quando questa è conclusa. L’arteterapeuta è una persona che possiede sensibilità artistica e forte empatia oltre ad una formazione capace di integrare al suo interno la conoscenza e l’utilizzo di tecniche e teorie artistiche con la psicologia e le neuroscienze e che ha compiuto un percorso di analisi su di sé.